SALA ARANCIO
incontri al CINEMA
dell'Associazione Culturale Quintiliano

martedì 26 marzo 2024

Mercoledì 27.03.24 ore 17,50

 


CINEMA FRATELLI MARX

Corso Belgio, 53 - Torino. Telefono: +39 0118121410


QUARTO POTERE

Il trionfo del cinema per il cinema. Capolavoro di Welles ritenuto degno leader di una classifica ideale di film. DrammaticoUSA 1941Durata 120 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16

Un film di Orson WellesCon Everett SloanePaul StewartJoseph CottenAlan Ladd Uscita 24 marzo 2024. Oggi tra i Film al cinema in 134 sale. Distribuzione I Wonder Pictures.
Si narra la vicenda di Charles Foster Kane, magnate dell'editoria. Il film inizia con un flash-back.
Si narra la vicenda di Charles Foster Kane, magnate dell'editoria. Il film inizia con un flash-back. Kane è morto, si cerca di interpretare la sua incredibile personalità, le sue speranze e le sue azioni. L'uomo è morto pronunciando la parola "Rosebud". Un giornalista si assume l'incarico di venire a capo del mistero andando a parlare con le persone che furono più vicine al magnate. Comincia dal suo più grande amico, Leland (Cotten), che sostenne Kane fin dall'inizio, quando il grand'uomo sembrava animato da irresistibile spinta di onestà e fu da questi licenziato quando non si schierò dalla sua parte in una vicenda di scarsa importanza. Recensione ❯

EVENTO PROPOSTO DA Q GIOBERTI


domenica 17 marzo 2024

Mercoledì 20.03.24 h 18.30


CINEMA ROMANO

Piazza Castello 9 - Galleria Subalpina - Torino. Telefono: +39 0115620145


 LA SALA PROFESSORI

Lo stato di crisi dell'istituzione scolastica raccontato senza retorica e senza sconti. DrammaticoGermania 2023Durata 98 Minuti. 


Un'insegnante decide di indagare sulla questione che vede uno dei suoi alunni sospettato per furto.
Quando la nuova insegnante di matematica e di educazione fisica di una seconda media tedesca, Carla Nowak, decide di prendere l'iniziativa per scoprire chi è il responsabile dei furti che si sono verificati nella scuola, lo fa con le migliori intenzioni. Eppure la sua azione finisce per innescare una reazione a catena, che sfocia proprio là dove Nowak non avrebbe mai voluto, in quell'immagine finale, che è iconograficamente associabile a una vittoria, ma racconta una tragica sconfitta. La sala professori fotografa con la giusta drammaticità lo stato di un'istituzione in grossa crisi, esogena e endogena, in cui il rispetto che un tempo era precetto è stato sostituito dal sentimento umorale, per cui all'insegnante si dà retta finché è simpatico, sa intrattenere, non si fa scudo con il suo ruolo, perché allora quello scudo, sebbene di latta, diventa subito il bersaglio del tiro incrociato di alunni e genitori. Con passo felpato e occhio lucido, sostenuto da una colonna sonora asciutta e perfetta, Çatak segue l'intensa Leonie Benesch affondare nella spirale del tutti contro tutti, senza mai smettere di opporre resistenza, anche solo con lo sguardo, e mantiene saggiamente il film nell'ambito del verosimile. Recensione ❯
 
EVENTO PROPOSTO DA Q


lunedì 4 marzo 2024

Martedì 05.03.24 h18.20


CINEMA FRATELLI MARX

Corso Belgio, 53 - Torino. Telefono: +39 0118121410 Sito ufficiale ❯

LA ZONA D'INTERESSE

Un'opera di cui si parlerà a lungo. Un laboratorio di analisi della banalità del male con la straordinaria Sandra Hüller. DrammaticoStorico - Gran BretagnaPoloniaUSA 2023Durata 105 Minuti
La vita del comandante di Auschwitz e sua moglie nei pressi del campo di concentramento.
Rudolf Höss e famiglia vivono la loro quiete borghese in una tenuta fuori città, tra gioie e problemi quotidiani: lui va al lavoro, lei cura il giardino e i figli giocano tra loro o combinano qualche marachella. C'è un dettaglio però. Accanto a loro, separato solo da un muro, c'è il campo di concentramento di Auschwitz, di cui Rudolf è il direttore. A dieci anni di distanza da Under the Skin, acclamato universalmente come una delle opere che ha meglio colto le inquietudini della contemporaneità, Jonathan Glazer si ripresenta con la trasposizione di un romanzo di Martin Amis: un film ambizioso e collocato in un'epoca storica tristemente nota, quella degli anni '40 e della messa in atto della Soluzione Finale da parte dei nazisti. Ma è chiaro fin da subito come non sia la ricostruzione storica a interessare il regista, bensì la messa in scena di una situazione paradossale, così estrema da trasformarsi in un laboratorio di analisi della banalità del male e della separazione tra percezione soggettiva e realtà oggettiva. Recensione ❯

EVENTO PROPOSTO DA Q GIOBERTI